CITIZENS OF NOWHERE
Citizens of nowhere – Latvia
non-citizens people in Riga
Text by Oksana Chelysheva
English version below
Nel 2014 circa 300.000 residenti in Lettonia hanno lo status di “non-cittadini”. Considerando la progressiva riduzione della popolazione lettone, dovuta soprattutto all’alta incidenza di emigranti per motivi di lavoro, i “non-cittadini” rappresentano circa il 15% della popolazione. Una categoria speciale quella dei “non-cittadini” poiché queste persone non sono né migranti né rifugiati. Queste persone sono nate in Lettonia, hanno ricevuto l’educazione scolastica e lavorano nel Paese, contribuendo all’economia nazionale attraverso le tasse. Ciò nonostante, i loro passaporti sono contrassegnati dalla parola “Aliens”. Non importa se queste persone considerano la Lettonia come il loro paese di origine. Persino la copertina del passaporto ha un colore diverso da quello dei cittadini lettoni.
I “non-cittadini” in Lettonia sono privati di molti diritti politici e sociali. L’ultima volta che hanno potuto partecipare alle elezioni è stata nel 1990 e nel 1991, quando votarono per l’indipendenza del Paese. Da allora, non possono partecipare in nessuna elezione, neanche ai referendum. Il diritto di voto è riservato esclusivamente ai cittadini.
I “non-cittadini” non possono ricoprire numerose posizioni lavorative. Non incontrerete mai un “non-cittadino” lettone che sia un ufficiale dello Stato, un preside di una scuola, un poliziotto, un pompiere o un soldato. Non possono lavorare neanche come farmacisti o notai, avvocati o piloti. Hanno poche possibilità di lavorare all’estero, poiché il loro status non gli fornisce i diritti per ottenere un lavoro regolare nell’Unione Europea.
Il loro passaporto di color viola gli permette di viaggiare nell’area Shengen come turisti, mentre per paesi come il Regno Unito, l’America o la Svizzera, è obbligatorio ottenere un visto.
[ENG]
As of 2014, there are almost 300 000 residents of Latvia who have the status of non-citizens. Taking into account the shrinking population of Latvia, mostly due to the high level of job migration, non-citizens make up to 15% of the population. Non-citizens is a special category as these people are not newcomers in the country. They are neither immigrants nor refugees. These people were born in Latvia. They got their education there. They have their jobs in Latvia and they contribute to the economy of Latvia by paying taxes. Still, their passports indicate that their holders are “aliens”. It doesn’t matter that these people regard Latvia as their home country. And even the front pages of their Latvian passports differ from the ones of their passports not only with their color.
Non-citizens of Latvia are deprived of many basic political and social rights. The last time when many of them voted was in 1990 and 1991 when they supported the independence. They can’t participate in any voting process, including referenda. They remain reserved for citizens only.
Non-citizens of Latvia can’t occupy quite a great number of job positions. You would never meet a non-citizen of Latvia who is a state official,. They neither can work as pharmacists or notaries, attorneys or pilots. They have very limited chances to find a job abroad as their status doesn’t provide for the right to get official employment in the EU. Their violet passports are kind of open Shengen visa which allows them to travel as tourists. However, it is different if they want to visit the UK, the USA or Switzerland. These states require that non-citizens of Latvia ask for their visas.