TEMPESTA VAIA #2
Antropocene (long-term project)
indica l’era in cui viviamo, dove l’intervento dell’essere umano risulta un elemento dominante per i cambiamenti dell’ambiente e dell’ecosistema
Tempesta Vaia, un anno dopo
Ottobre 2019 – Altipiano di Asiago (Italy)
[english and video below]
Il 29 ottobre 2018 la tempesta Vaia ha raso al suolo 42.500 ettari di bosco per un totale di 8,5 milioni di metri cubi di legname nei boschi del nord-est italia. milioni di alberi sono stati sradicati, stravolgendo completamente il paesaggio di quei luoghi.
Alcuni scienziati, forestali e ricercatori l’hanno definito “l’evento di maggior impatto agli ecosistemi forestali mai registrato fino ad oggi in Italia” che ha riguardato circa 500 comuni tra le regioni della Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia e il Veneto, che e‘ una delle regioni maggiormente colpite.
In questa regione i danni stimati ammontano a quasi 1 miliardo e 700 milioni, soprattutto nell’Altipiano di Asiago. la Piana di Marcesina, famosa per la sua storia e la sua conformazione naturale, e’ stata radicalmente modificata.
Dopo la tempesta sono nati centinaia di cantieri con numerose imprese coinvolte, estere e italiane. I tronchi rimossi vengono ammassati lungo le strade per poi essere trasportati nei luoghi di destinazione con decine di camion ogni giorno. Si stima che ci vorranno almeno altri due anni per ripulire i boschi dal legname caduto. Una quantita’ pari a quella solitamente tagliata in 5-7 anni.
Le fotografie documentano lo stato nella zona dell’Altipiano di Asiago, nella Piana di Marcesina e nella Val d’Assa ad un anno dalla tempesta. Fotografie aeree delle zone colpite, molte delle quali adesso trasformate in cantieri per la rimozione e il trasporto del legname.
Un evento che ha modificato radicalmente un territorio, che per almeno un secolo non potra’ tornare alla sua bellezza originaria. Un urlo della natura che dovremmo ascoltare per contrastare il cambiamento climatico.
VIDEO
Tempesta Vaia, un anno dopo from michelelapini on Vimeo.
- ENGLISH -
One year after the storm that hit Vaia on the 29 of October 2018 and destroyed a significant part forest of the central and eastern Italian Alps, work in the effort to recover the natural patrimony continue.
Windstorm at more than 200 km/h (124 mph) wiped to the ground over 42,500 hectares amounting to 8,5 million cubic meters of wood. Scientists, park rangers and researchers named it ‘the largest impact on forestry ecosystem ever recorded up until now in Italy’, referring to the event that stroke around 500 municipalities across four regions (Lombardia, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia and Veneto). Veneto, which suffered the strongest impact, damage count goes up to 1,7 billion euros, with a particular focus on the Asiago plain were 500,000 trees went down under the storm’s devastating effect. Other planes such as in Marcesina were subject to radical morphological change.
Nowadays hundreds of companies from Italy and abroad are working to remove the trunks which are then transported by trucks going up and down countryside roads every day. Estimates suggest that it will take at least two more years to clean up the wood from the destroyed trees. The quantity of harvested wood equals the amount of trees that can be harvested in 5 to 7 years. Large amount of wood is being sold to markets in China, Slovenia and Austria.
Images document the status of the plain of Asiago, of Marcesina and in the Assa valley. Pictures from the area display the depth of the transformation of an ecosystem that will have to wait at least a century to revive its original beauty.